ALBERTO ALIVERTI

"In questa epoca dominata dal digitale, riscoprire il legame che si instaura tra il fotografo e il soggetto da
ritrarre, risulta essere un’esperienza rara e di grande meditazione..."



Riconoscimenti

- Premio mediastar 1998
- Menzione d’onore categoria Portraits contest
- Monochrome Awards – Londra 2015
- Menzione d’onore categoria Portraits contest Monochrome
Awards – Londra 2016
- Menzione d’onore categoria Fine Art contest Mifa – Mosca 2016

Sono nato nel 1964 in una piccola città sulle sponde del Lago Maggiore in Italia. Diplomato in Fotografia, la mia
formazione deriva da tutti gli eventi della mia vita. Sono fotografo fine art e advertising con base a Milano.
Prediligo gli scatti di ritratto, anche se nasco e cresco come fotografo di still life.
Cadmiumbromide è il mio progetto di ricerca personale.
SI sviluppa da diverse esigenze intime, da alcune osservazioni e studi effettuati in America nel 2014.
Vivo in una era di forte digitalizzazione e mi reputo fortunato per questo.
L’esigenza di fisicità è però sempre rimasta viva, il bisogno di artigianalità e la produzione di qualcosa di tangibile la
sento come tramite tra subconscio e razionalità.
L’ulteriore interesse verso i rapporti di contaminazione tra soggetto, indagine psicologica e mezzo, in questo caso la
macchina fotografica grande formato, mi ha sempre affascinato.
In questo progetto riesco finalmente a catalizzare tre fondamentali aspetti di questa mia ricerca:
La produzione artigianale e gestuale, l’immediatezza condivisa con il soggetto dello sviluppo della lastra quasi in
tempo reale consentono un coinvolgimento unico.
I tempi lunghi, sia di preparazione che di posa, e il processo liturgico dello scatto attraverso la macchina grande
formato, impongono al soggetto un’ analisi interiore che sarebbe diversa usando qualsiasi altro strumento;
l’equilibrio e la relazione tra il fotografo, la macchina (il tramite) e il soggetto consentono di raggiungere intimamente
una autoanalisi della messa in scena.
La contaminazione estetica che ottengo con la lastra umida fa perno sulla nostra sovrastruttura culturale, che
rimanda al passato ma che proprio per questo cambia completamente di significato. Il mondo è cambiato e cambia
oggi il senso di questo trattamento, che si impregna di connotazioni più intime e irrazionali.
L’intreccio di questi effetti con le personalità che si sottopongono all’esperienza del posare, danno il risultato che
cerco di raggiungere ogni volta: non solo un’immagine,ma anche se non compiuto, il tentativo di messa a nudo
del subconscio, l’esatto contrario del cogliere di sorpresa o della spontaneità, la ricerca del sé, sia di chi fotografa
che di chi posa.



Esposizioni


Castello Fortezza del Priamar- Savona, Settembre
2015
- Centre Culturel de la Providence-Nizza, Dicembre
2016
- OOT Photo Gallery-Stresa, Novembre 2015
- The Art Photogallery-Trieste, Aprile 2016
- Tevere Art Gallery- Roma, Giugno 2017
- Voies Off –Arles, Luglio 2019